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lampadine: informazioni e consigli utili

Se si dice luce, la prima cosa che viene in mente è lampadina. Grandi, piccole, minuscole, differenti nel bulbo o nella forma. Tutte hanno una cosa in comune: fare luce. E questo sin dal 1910, anno a cui risale il primo brevetto. Da allora le case di tutti sono state invase da questo oggetto così utile.

Una prima classificazione che può essere fatta sulle lampadine è quella che riguarda i parametri di potenza che viene assorbita dalla rete, la cui unità di misura utilizzata è in watt (W), e di tensione di alimentazione, la cui unità di misura utilizzata è in volt (V). Altra distinzione può essere fatta in base al tono della luce che viene emessa. Si dice che una lampadina può essere a luce calda o luce fredda. Pertanto si indica questo tipo di parametro come temperatura di colore. Ci si riferisce cioè alla tonalità che luce avrebbe qualora fosse emessa da un corpo nero, riscaldato ad una determinata temperatura. L'unità di misura utilizzata per questo valore è il kelvin.

Un'ulteriore differenza, come si è detto all'inizio, può essere fatta in base alla forma del bulbo di una lampadina. Nella sua forma più diffusa e comune il bulbo è a goccia. Ma può essere anche a peretta, a sfera, a fiamma, a tortiglione, a oliva, tubolare o ellissoidale. Anche l'attacco può avere una diversa forma. Può essere, per esempio, a vite, a siluro o a baionetta.

La lampadina ideale per la casa e non solo

A seconda di cosa è necessario illuminare e dove, si può anche optare tra lampadine con tecnologia illuminante diversa. Ogni luogo ha le sue esigenze. Le luci di ufficio per esempio devono avere delle caratteristiche speciali per non affaticare troppo la vista dei lavoratori, che già sono costretti per ore al computer. La lampadina classica è quella ad incandescenza. Funziona con un filamento di metallo di tungsteno che diventa incandescente e pertanto produce luce. Se si spezza il filamento la lampadina non si illumina più. È la tipologia di lampadina più economica, ma si adatta particolarmente ai lampadari antichi o ad un arredo classico. Si tratta di una tecnologia che lentamente è stata soppiantata dalla tecnologia led e oled. Al punto che esistono in commercio delle lampadine che simulano il filamento in tungsteno, pur essendo in realtà a led.

La tecnologia illuminante a led ha l'enorme vantaggio di essere molto economica da un punto di vista energetico e quindi dei consumi elettrici. Sebbene abbiano un costo di acquisto superiore. Inoltre si adatta a tutte le forme di lampadine per via del minimo spazio che occupano i singoli punti illuminanti. Le lampadine a incandescenza smettono di funzionare se il filamento in tungsteno si spezza, come si è già detto, o se si brucia. I led, invece, lentamente degradano nella luminosità. Solo che hanno una vita media decisamente più lunga e anche per questo costituiscono un vantaggio economico nel lungo periodo.

Grazie alla tecnologia led è possibile avere anche lampadine speciali, dalle forme più originali. E in una realtà sempre più interconnessa, dove tutti posseggono smartphone e tablet di nuova generazione, esistono anche lampadine a led comandabili con telecomando o con app. È possibile così a distanza modulare l'intensità della luce o cambiarne il colore. Perché un'altra caratteristica speciale di questo tipo di tecnologia è proprio quella di poter avere con estrema facilità luci colorate. Se poi si è alla ricerca dell'abbattimento dei costi, si può sempre optare per delle lampadine a risparmio energetico. Osram e Philips ne producono di diversi tipi e modelli. A metà degli anni '80 sono state introdotte sul mercato. Si tratta di lampadine fluorescenti compatti con delle performance notevoli. L'efficienza energetica è superiore rispetto alle normali lampadine ad incandescenza (consumano circa il 75 per cento in meno), hanno un prezzo decisamente conveniente e sono durature. Basti pensare che arrivano a durare 10 e, talvolta, addirittura 20 volte in più rispetto alle lampadine classiche. Anche per questa tipologia di lampadina a seconda dell'utilizzo è possibile scegliere tra i modelli più disparati, che si adattano ad ogni esigenza. Per esempio si può optare per lampadine che hanno una forma decorativa (a oliva o a globo), utilizzate per le lampade o i lampadari in cui la lampadina è ben in vista. Se al contrario si utilizzano lumi o lampade dotate di paralumi, si può scegliere anche una forma a stick, estremamente funzionale.

Per gli uffici, i luoghi di lavoro o magari i garage, per i posti dove serve cioè una luce che miri direttamente ad una postazione, o che debba illuminare aree particolarmente grandi, come sale congressi o corridoio, le lampadine a risparmio energetico in forma tubolare sono perfette. La Osram nel suo catalogo ha anche un altra tipologia di lampadine classica. Si tratta di quelle con tecnologia al neon. Sono erroneamente chiamate così, in realtà sono l'antenato della luci fluorescenti compatte, che le hanno soppiantate per una questione, come si è spiegato, di risparmio energetico. Le lampadine al neon, grazie alla possibilità di essere davvero piccole, come nel caso delle cosiddette lampadine a pisello, hanno avuto molta diffusione laddove sono presenti tensioni elevate, al fine di rilevarne la presenza. Come il caso dei cercafase. Ma anche per questa funzione questo tipo di lampadina lascia sempre più spesso spazio alla tecnologia a led.

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